Non posso ne intendo negare che, sì, anche in questo settore ci sia una "nicchia" concentrata soprattutto nell'apparenza, a chi ha più di chi e vuoti abissali tra un neurone e l'altro. Questa "nicchia", però, è tanto lontana dalla moda che vivo quanto totalmente fuori dal mio interesse.
Il punto qui è altro.
Ecco perché voglio semplificare concetti molto articolati e troppe volte fraintesi. Si fa troppo presto a giudicare qualcuno e/o il suo stile di vita da come si veste. Se tu sei una di quelle persone, ti inviterei a investire il tuo tempo in un altro tipo di lettura, questa non fa per te e qualsiasi cosa io dica o scriva, non fa per te.
Non solo ogni sfaccettatura della mia vita la vivo come dico io, anche e soprattutto per quanto riguarda il mio stile, è a modo mio.
Stile e postura sono due ramificazioni della moda, e camminano mano nella mano.
Hai mai visto un manager presentare un suo progetto in ciabatte? Magari con le spalle curve in avanti, chiaro segno di insicurezza? O il Papa che celebra la Santa Messa domenicale in pigiama? Mai.
Forse tutto comincia ad avere un senso ora? Quello che vesti è importante, ma come lo vesti, ancora di più.
E' un momento storico in cui possiamo usare la moda a nostro favore, con meno regole e restrizioni che mai, meno discriminazione. C'è tanta inclusione in questo momento; colori, tessuti, combinazioni, corpi, forme, altezze, capelli, il modo stesso di vivere chi siamo è cambiato, ci esprimiamo molto di più rispetto ad anni fa. E' tutto molto più democratico. Se ancora pensi "questo si può, quello no", sei rimasto indietro e sarebbe il caso di aggiornarti un po'.
Vedrai quanto può essere divertente, ma anche liberatorio.
Scoprirai la differenza abissale tra coprirsi e vestirsi.
La Storia della Moda è affascinante, la sua evoluzione e tutto quello che abbiamo a disposizione per sbizzarrirci, giorno dopo giorno, ancora di più.
source: Gucci/Instagram
Forse sarebbe il caso di rivedere il tuo concetto di futilità, se così fosse.